In questi 2 volumi abbiamo sistematizzato le vicende del David di Michelangelo, rileggendo le fonti, i documenti e le interpretazioni degli storici.
Le novità più evidenti del nostro contributo sono:
1) il gigante di Michelangelo non è stato scolpito da un blocco sciupato da un incerto maestro quattrocentesco; invece il primo artista che ebbe in carico il colossale blocco, Agostino di Duccio, aveva terminato una figura di David, pagatagli una bella cifra nel 1466.
2) Michelangelo, nel 1501, ottenne la commissione sopra altri concorrenti, tra cui Leonardo, grazie a misteriosi amici che lo richiamarono a Firenze da Roma. Fra questi probabilmente Lorenzo di Pierfrancesco de'Medici, che in quel giro di mesi spinse perchè il Buonarroti eseguisse pure un David in bronzo da inviare in Francia come dono diplomatico dei fiorentini
3) nella mano destra del David si scorge la parte apicale di un oggetto che doveva essere realizzato in metallo e che fu poi eliminato nel trasferimento del gigante dall'area sacra a quella politica, dove valeva di più la nudità di matrice antiquaria.
L'oggetto era probabilmente un fustibalus, o frombola a palo, un palo di legno o bastone da pastore cui si attaccavano le corregge di una fionda trasformando il pastore in un guerriero
4) il David di Michelangelo in piazza della Signoria mutò il luogo in una moderna agorà, secondo i progetti di Piero Soderini, gonfaloniere perpetuo della Repubblica Fiorentina
4) il David di Michelangelo in piazza della Signoria mutò il luogo in una moderna agorà, secondo i progetti di Piero Soderini, gonfaloniere perpetuo della Repubblica Fiorentina
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