( edward weston, tina modotti)
In una stazione del metrò
Sventurati quelli che hanno scorto
una ragazza nel metrò
una ragazza nel metrò
e si sono innamorati di colpo
e l’hanno seguita impazziti
e l’hanno seguita impazziti
e l’hanno persa per sempre tra la folla
Perché saranno condannati
a vagare senza meta per le stazioni
a vagare senza meta per le stazioni
e a piangere sulle canzoni d’amore
che i musicisti ambulanti intonano nei tunnel
che i musicisti ambulanti intonano nei tunnel
E forse l’amore non è che questo:
una donna o un uomo che scende da un vagone
in una stazione del metrò
in una stazione del metrò
e brilla per pochi secondi
e si perde senza nome nella sera
e si perde senza nome nella sera
(oscar hahn)
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