Dio è entrato nello spazio dell'uomo in carne e ossa, lo spazio che Adamo vive, gioisce e soffre attraverso il corpo. Anche in termini laici o non cristiani, il Cristo in croce dovrebbe far riflettere su noi stessi, spingendoci a un'auto-comprensione fisica e intellettiva, che al fondo della ricerca ci proietti fuori dello stesso limite fisico del corpo.
Come in queste tre (brutte) foto, la stessa cosa si può capire da tagli diversi e- oltre ogni relativismo, o finto estetismo- questa figura emerge oggi sempre più potente.
Certo, all'epoca di Donatello, dare a quel sacrificio un aspetto di vera fisicità era veramente rivoluzionario.
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